Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
I traslochi non finiscono mai. Io ho cambiato casa da due anni, ma ho ancora qualche scatolone chiuso con dentro videocassette, vecchi ricordi e lettere che forse troverò al prossimo cambio-casa (se mai ce ne sarà un altro). Ma se sono rognosi quelli reali, che si trascinano all'infinito, immaginate quelli virtuali. Meno strappi alla schiena, ma molte perdite: commenti, indirizzi, parole, ranking, etc. Quello di pedetemptim ormai è finito. L'indirizzo vecchio è ancora attivo, ma non sarà più aggiornato. Nel contempo qui ho trasferito tutto il database, i vecchi articoli, i commenti (purtroppo manualmente, con le date sballate), ed ho approfittato per aggiungere vecchi articoli che avevo scritto in altri blog, miei o di altri. Per i lettori storici di pedetemptim - ma anche per tutti gli altri - ecco la lista degli articoli nuovi (ho mantenuto la data di pubblicazione):
La notizia girava già da un po'. Ora è arrivata la versione ufficiale, risultato di un lungo monitoraggio da parte di Greenpeace. In Ghana vengono illegalmente stoccati i rifiuti elettronici di Europa, America, Giappone. Sai che novità... il cinismo è quasi d'obbligo. Ma c'è un risvolto ancora più aberrante, come dire: Negri e poveracci non pensate di entrare in casa nostra, però noi, da voi, facciamo un po' quel cazzo che ci pare.
 Siamo arrivati al ristorante Dal Corto in un sabato sera d’agosto, con un gran caldo e senza aver prenotato. Il ristorante era pieno, e il timore era, come spesso accade, che tutto lo staff fosse completamente in panne. E invece, molto gentilmente, ci hanno trovato un tavolo (eravamo in 4) per una mezz’ora più tardi. Siamo tornati, puntuali, e tutto era pronto. E anche durante la cena siamo stati seguiti a puntino e senza sbavature. Il ristorante dal Corto è davvero un piacevole angolo di Sicilia nella chiassosa Rimini. Si apre sulla piazzetta San Martino, alle spalle di piazza Cavour, che dopo decenni di abbandono sta rinascendo grazie ai numerosi locali che hanno preso dimora qui. Noi, invece, abbiamo preso posto al nostro tavolo, nella graziosa corte interna e abbiamo dato il via alle danze. Gli antipasti sono molto intriganti. Il Pomodoro alle uova di tonno e cacio è fantastico. Buona la bottarga, ma quello che colpisce è l’olio di oliva, profumato e fragrante come pochi. Sfiziose anche la panelle - frittelline di ceci - e le olive all’ascolana che in realtà sono solo la piccola parte di un ricco piatto di fritto che comprende anche cremini e melanzane fritte. Nei primi spiccano gli spaghetti alla norma, specialità siciliana con pummarola e fette di melanzana fritte. Molto buoni anche i maccheroni alla ragusana, con acciughe e pan grattato sopra al posto del grana. Il mio tour “salato” si è fermato qui, ma in realtà il menù promette altri grandi piatti come la caponata di melanzane, gli arancini di riso, il caciocavallo ragusano con confetture artigianali di nero d’Avola e zagara d’arancia e gli spaghetti alla liparese, con capperi e olive. Piuttosto pieni, abbiamo saltato i secondi (soprattutto carni) e ci siamo gettati a capofitto sui cannoli siciliani. Buoni, buonissimi, con la autentica pasta artigianale (è davvero raro trovarne) e una ricotta cremosa e saporita. Freschi e golosi anche quelli in versione estiva, con gelato di zabaione come ripieno. Il tutto, accompagnato da un dolce bicchiere di zibibbo. La spesa si è attestata sui 25 euro a persona (antipasto, primo e dolce - no vino). Forse non economicissima, ma sicuramente ben spesa, viste le buone materie prime utilizzate.
Mi sono innamorato di Lasse Gjertsen. Forse un po' in ritardo, dato che è su youtube da più di un anno, ma di un amore forte e tenace. I suoi due video musicali creati secondo lo stile da lui definitivo di hyperactive editing mi fanno davvero impazzire, e anche l'ultimo, forse meno originale, non è per niente male. Per chi ancora non lo conoscesse, ecco qui i tre link. Godeteveli! Hyperactive - Lasse GjertsenAmateur - Lasse GjertsenMachine Man - Lasse GjertsenNel frattempo, Lasse è ormai un indiscusso mito del web 2.0 e si è guadagnato una pagina su wikipedia.
Tra i vantaggi di aver concluso un dottorato di ricerca, c'è quello di aver guadagnato un po' di tempo libero. Così, dopo 6 anni di inattività, ho deciso di riprendere in mano il mio vecchio violoncello e rimettermi a suonare. Chiunque abbia un po' di dimestichezza con gli strumenti a corde, sa benissimo che dopo un lungo periodo senza essere usate, alla prima accordatura le corde saltano che è un piacere. Ed infatti è successo! Non demordo, mi reco in un negozio musicale e mi preparo ad acquistare una nuova muta. I miei precedenti acquisti risalivano al periodo pre-euro, al costo di 15-25 mila lire a corda. Ora scopro che le corde costano tra i 28 e i 35 euro ciascuna! Dopo un momento di sbandamento e incredulità ne compro solo un paio (quelle rotte, e non tutta la muta, anche se le altre salteranno a breve). Torno a casa. Mi siedo. Cerco di regolare il respiro. E' possibile spendere più di 50 euro per due corde? Ovviamente parlo di materiale di livello medio, adatto ad uno che strimpella. Non voglio certo comprare le stesse corde di Yo-Yo Ma. Eppure è così. Infine, come accade sempre nei film, mi do una decisa manata sulla fronte, accendo il computer e mi reco su ebay, salto a piè pari l'ebay italiano, spesso patria di furti, e vado su quello inglese. Eccole: da questo venditore, ho appena comprato un set di quattro corde per violoncello a 5,99 sterline, a cui si aggiunge 1,99 sterline di spedizione internazionale, per un totale di 7,98, che, al cambio, fanno circa 10,15 euro! Su ebay italia, caso mai si trovassero, il guadagno è davvero limitato, si sta tra i 15 e i 20 euro a corda!
Ringrazio Dario77 (che mi piacerebbe linkare, o almeno linkare il suo precedente commento, non ancora "trasportato" nella nuova versione del blog, qui, il post) per la segnalazione del nuovo sushi bar riminese: Sosushi.  Sosushi è un franchising italiano dedicato al sushi che da poco ha aperto una filiale riminese in piazza Malatesta 39. Un locale molto carino e trendy. Sosushi punta molto sull'immagine, e lo si capisce (e lo si paga: un euro il sacchettino con salsa di soia nella provetta - molto carina - e bacchette). Belle le locandine, molto divertente tutto il "packaging" e il contorno. Uno stile molto fresco e giovane, divertente. E il sushi? Non male, decisamente non male. Se devo stilare una classifica: meglio delle befane, ma secondo me appena inferiore al Sushiwasa di via destra del porto. Giusto per fare i capziosi, ho trovato più gustosi i makisushi, ma più debole il sushi vero e proprio. Il taglio di tonno era un po' duretto (ma questa lo ritengo più una sfortuna che una colpa), e il riso leggermente più papposo. Ma ho intenzione di spulciare ancora il menu, sicuramente molto corposo.
 Questa sera minaccia tempesta sul campanile di Sant'Agostino e sui tetti della città Ma è solo un temporale? Quale occhio bramoso scruta le nostre misere vite dalle profondità siderali? Quale aberrante entità cosmica è pronta a ghermirci e a conquistare il nostro inerme pianeta?
   Questa sera (sabato 19 luglio 2008, ore 21.00) presso il Castello degli Agolanti di Riccione si svolgerà l'inaugurazione di Illustrissimi 2008, rassegna di illustrazioni per ragazzi che vede esporre le firme più interessanti del panorama italiano. Ho come l'idea che la precisazione "per ragazzi" sia spesso fuorviante. A questa mostra partecipano autori davvero capaci. Le opere, spesso oniriche e surreali, non hanno nulla da invidiare a quelle di illustratori più in voga. Anche quest'anno, per la terza volta, insieme alla curatrice Raffaella Ciacci, ho cercato di raccontare un autore della nostra zona con alcuni scatti e un breve testo da parte mia che sarà pubblicato nel catalogo 2008, distribuito questa sera all'inagurazione. Gli anni scorsi abbiamo parlato di Maja Celija e di Gianluca Neri (approfitto per dire che a breve, finalmente, arriverà online il nuovo sito col nuovo blog e sarà l'occasione per pubblicare foto e testi che avevo tralasciato, come quelli dei due illustratori succitati!) Sopra le foto, di seguito il testo: Posso lasciare l'obiettivo chiuso e tenere i tempi di scatto molto lunghi. Lisa è immobile durante le foto. China sulla scrivania, prende una matita, la prepara e poi comincia a sventagliare gentilmente sul foglio. Io giro da una parte all'altra del tavolo, tra quadretti buffi di animali, un'enorme collezione di cd, colori, pennelli e prove di disegno. Lei è sempre lì, come ignara della mia presenza che continua a puntare la matita bianca sul foglio nero, mentre le sagome degli oggetti emergono, lentamente, come per incanto. E' molto timida, ormai si è capito, e molto, molto gentile. E anche quei disegni sembrano quasi un po' schivi, imbarazzati dalla presenza dell'osservatore. Ma la macchina fotografica fagocita ogni cosa: un movimento della mano, un accenno di sorriso, l'angolo di un foglio, un profilo di lepre, il vasetto - rosso, rossissimo - di un colore circondato da matite.
di stefano del 14/07/2008 @ 23:51:00, in viaggi, letto 1642 volte
 Se Dante potesse frequentare una stazione ferroviaria italiana in estate, ne trarrebbe sicuramente una nuova fonte di ispirazione per rivedere alcuni canti dell'inferno e nuove idee per le pene dei dannati. C'è il contrappasso per i distratti, costretti a capire da quale binario parta il proprio treno, con cambi non annunciati all'ultimo minuto e treni con diversa destinazione, ma stessa direzione, che partono dallo stesso binario a 5 minuti di distanza (da aggiungere che entrambi i treni sono in ritardo - difficile, quindi, capire quale dei due stia arrivando - e ovviamente con la complicazione che uno ferma nella stazione desiderata e l'altro no!) C'è il doppio contrappasso per i pigri, costretti, se già in vettura, a correre da un vagone all'altro nel tentativo di trovare una porta che si apra e poter finalmente scendere. Oppure, in caso si tenti di salire, costretti a zigzagare tra vecchi che scendono in slow-motion con bauli grandi come casse da morto e pieni di mercurio liquido lasciati incolti in mezzo alla pensilina come ostacoli olimpici. C'è, infine, il contrappasso per gli iracondi, costretti a mantenere la calma quando, alla ricerca del posto prenotato nella carrozza 9 del treno per Crotone (fermata Giulianova), trovano la carrozza 9, una seconda carrozza 9, e un'altra carrozza con l'indicazione Munchen-Milano carrozza 9 (carrozza che, probabilmente, si stacca alla stazione di Ancona e prosegue autonoma attraverso binari sotterranei). Alla fine di due giorni di viaggio, mi sono sentito col rischio di ripetere tutto per l'eternità, proprio come all'inferno. Sono andato infatti a Giulianova da Rimini, per la conferenza di presentazione di castelbasso 2008. Da lì, per problemi organizzativi, sono stato accompagnato insieme agli altri giornalisti a Roma. Da Roma ho preso un treno per Bologna. A Bologna ho preso un treno per Pescara, ma per fortuna sono sceso a Rimini. Per un attimo ho avuto l'incubo di tornare a Pescara, Castelbasso, Roma, Bologna, Rimini, Pescara, Castelbasso, Roma, Bologna, Rimini, Pescara, Castelbasso, Roma, Bologna, Rimini, Pescara, Castelbasso, Roma, Bologna, Rimini...
di stefano del 07/07/2008 @ 00:45:00, in viaggi, letto 1086 volte
     Quest'anno, per me, l'annoso problema che contrapporne partner, amici, amanti, famiglie, nazioni e imperi, trova un'assoluta, chiara e irrevocabile risposta in Carpegna! Bellissima montagna fresca e piacevolissima a meno di un'ora di macchina da Rimini. Sì, lo so, è lì da parecchio tempo, ma io ho cominciato ad amarla tardi, ma ora non la lascio più!
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