Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 La Rocca, a San Leo, non è solo lo splendido castello che domina tutto il borgo antico, ma anche un ottimo ristorante che si trova proprio tra la parte antica del paese e la salita che conduce fino alle porte del maniero. Basta un'occhiata al ricco di menù per rendersi conto di avere a che fare con una schietta cucina territoriale, rivisitata, in parte, ma senza fronzoli o svolazzi. Ogni piatto racconta una precisa selezione di materie prima di grande qualità, di sapori e profumi tutti molto ben equilibrati. Il pranzo è una lunga ascesa: buoni gli antipasti, ottimi i primi, squisiti i secondi. Tra gli antipasti, da assaggiare la selezione di affettati, classica ma appagante, e il carpaccio di chianina affumicata. Conquistano i tortelli di magro (ricotta e bietole o spinaci) conditi con olio di oliva di Cartoceto e formaggio di fossa. Di questo piatto si rimane sorpresi per il grande equilibrio: ogni singolo sapore - e che sapore! - è sempre ben riconoscibile. Interessanti anche le tagliatelle al ragù. Anche in questo caso un piatto classico della tradizione - e fatte a mano - ma preparato con grande cura. Il cuore di costata è forse il piatto più ghiotto del ristorante, richiesto in continuazione e preparato, come suggerisce il nome, con una carne tenere come il burro ma molto saporita, condita con rosmarino e olio extravergine. La lunga pirofila di acciaio non fa in tempo a posarsi sul tavolo che è già stata ripulita. Notevoli - e più ricercate - anche la spalla di agnello con mentuccia e fossa, e il carré di agnello al Timo.  Buoni i dolci, sia quelli più locali, come la mousse di visciole con gelato artigianale, che gli internazionali come il semifreddo ghiacciato di cioccolata, o quello albicocca e amaretto. Completano il pranzo una ricca cantina che propone le eccellenze del territorio, Piceno e Conero, e un ambiente piacevole e spazioso, una grande sala con cucina a vista e grossi finestroni che regalano un bel panorama sul paese. Tutto per 35 euro a persona circa. Ristorante RoccaSan Leo via Leopardi, 16 tel. 0541 916241
 Spendo molto tempo davanti al computer, leggendo giornali o al telefono intervistando o parlando, cercando un po' di notizie, di novità e di curiosità su cui costruire un articolo. Non tutto diventa materiale per un pezzo. Quasi tutto, però, merita di essere raccontato e divulgato, cosa che normalmente faccio con amici e conoscenti e, da oggi, con le notizie di questa nuova sezione. La rassegna stampa settimanale (spero) raccoglierà le principali news raccattate in giro per il mondo. Qualche volta saranno poche righe, giusto per sapere cosa esiste, qualche volta monografie approfondite, seguendo l'ispirazione del momento. Spero vi piaccia... Fino alle 19 di domani, 18 giugno, si può partecipare al download day per scaricare la versione 3.0 di firefox (che sto usando proprio ora) e cercare di stabilire il guinnes di "programma più scaricato in un giorno". Per quanto valgono i guinnes. Sempre sul lato web, gli amanti di foto digitali hanno, da oggi, due siti in più da scartabellare e a cui partecipare. Il primo è panoramio.com un sito di social networking nel quale condividere le proprie foto, in stile flickr, ma dedicato ai luoghi del mondo. Il portale è interfacciato con google earth e, in breve, permette di esplorare tutti i luoghi del mondo, dalla mappa, attraverso le foto degli utenti. Il secondo non è un vero e proprio sito ma un'interfaccia per navigare su flickr ad opera di un giovane programmatore tedesco: http://taggalaxy.de/. Questo non lo voglio commentare. Guardatelo! perché è una vera sorpresa! A proposito di stelle e galassie merita una visita il sito del telescopio spaziale Spitzer, il gemello di Hubble, che ha creato la più grande mappa della via lattea da srotolare foto dopo foto. La mappa della nostra galassia si può vedere qui. Ci aggiungo (siore e siori) una suggestiva immagine fornita da Spirit di un tramonto sul suolo marziano: quiCosa lega le profondità siderali agli abissi marini? I geoducks. Cosa sono? Sono degli esseri inquietanti che sembrano partoriti dalla mente di H. P. Lovecraft, degli alieni che potrebbero assumere il ruolo di progenie stellare di Cthulhu che invece abitano indisturbati i fondali dei nostri mari, spesso naufragando nella costa occidentale degli Stati Uniti e in Cina (dove vengono anche consumati). Io non so se sono veri (molto probabile che lo siano) o abile creazione di qualche grafico virale. Ma sono quanto di più inquietante e alieno sia capitato sotto il mio sguardo (infatti non voglio pensare a quante "cose" esistono che neanche riusciamo ad immaginare). Per scoprire anche voi tutto, ma proprio tutto sui geoducks fate un salto qui. Qui, invece, per una vasta carrellata di foto!
di stefano del 08/06/2008 @ 23:38:00, in viaggi, letto 1370 volte
   Non sono un amante dell'auto. mi piace partire per un viaggio e apprezzo la libertà delle quattro ruote per gironzolare qua e là nei lunghi tragitti, ma altrimenti preferisco altri mezzi di locomozione. da quando mi sono affacciato al mondo del lavoro, ho sempre cercato di strutturare i miei impegni e i miei spostamenti utilizzando al minimo l'automobile. da un paio d'anni, però, da quando ho aperto una piccola agenzia di comunicazione a Sassocorvaro, Montefeltro, pochi chilometri da Urbino, le volte che mi reco in ufficio sono costretto a farlo in macchina per impossibilità di farlo con altri mezzi e per la notevole distanza da rimini (siamo attorno ai 50 km) beh, devo dire che in due anni di avanti e indietro, e di chilometri e chilometri macinati, non mi sono ancora stancato della strada che percorro. pochi chilometri per uscire da rimini e dal caos cittadino e mi ritrovo su tranquille e poco battute strade di campagna in cui le stagioni si rendono manifeste e i profumi entrano violentemente nell'abitacolo, anche a finestrini chiusi! c'è chi è costretto a guidare da milano all'hinterland o dal centro di roma alla periferia o da un luogo all'altro su brutte statali invase di capannoni e bruttezze offensive. ecco! in questo mi ritengo davvero fortunato. una strada bella, un po' di musica di sottofondo e la goduria di un paesaggio sempre vario e bello, profumato e così poco umanizzato, fatto di calanchi rugosi, declivi morbidi e quasi paffuti, qualche casa isolata, vento e cime che si alzano appena dietro la curva. Ah! dimenticavo. queste foto sono della Val di Teva, la strada che collega Mercatino Conca a Mercatale di Sassocorvaro, scorciatoia che permette di tagliare molti chilometri evitando le belle Montecerignone e Macerata Feltria.
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