Di seguito gli articoli e le fotografie che contengono le parole richieste.
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   Questa sera (sabato 19 luglio 2008, ore 21.00) presso il Castello degli Agolanti di Riccione si svolgerà l'inaugurazione di illustrissimi 2008, rassegna di illustrazioni per ragazzi che vede esporre le firme più interessanti del panorama italiano. Ho come l'idea che la precisazione "per ragazzi" sia spesso fuorviante. A questa mostra partecipano autori davvero capaci. Le opere, spesso oniriche e surreali, non hanno nulla da invidiare a quelle di illustratori più in voga. Anche quest'anno, per la terza volta, insieme alla curatrice Raffaella Ciacci, ho cercato di raccontare un autore della nostra zona con alcuni scatti e un breve testo da parte mia che sarà pubblicato nel catalogo 2008, distribuito questa sera all'inagurazione. Gli anni scorsi abbiamo parlato di Maja Celija e di Gianluca Neri (approfitto per dire che a breve, finalmente, arriverà online il nuovo sito col nuovo blog e sarà l'occasione per pubblicare foto e testi che avevo tralasciato, come quelli dei due illustratori succitati!) Sopra le foto, di seguito il testo: Posso lasciare l'obiettivo chiuso e tenere i tempi di scatto molto lunghi. Lisa è immobile durante le foto. China sulla scrivania, prende una matita, la prepara e poi comincia a sventagliare gentilmente sul foglio. Io giro da una parte all'altra del tavolo, tra quadretti buffi di animali, un'enorme collezione di cd, colori, pennelli e prove di disegno. Lei è sempre lì, come ignara della mia presenza che continua a puntare la matita bianca sul foglio nero, mentre le sagome degli oggetti emergono, lentamente, come per incanto. E' molto timida, ormai si è capito, e molto, molto gentile. E anche quei disegni sembrano quasi un po' schivi, imbarazzati dalla presenza dell'osservatore. Ma la macchina fotografica fagocita ogni cosa: un movimento della mano, un accenno di sorriso, l'angolo di un foglio, un profilo di lepre, il vasetto - rosso, rossissimo - di un colore circondato da matite.
I traslochi non finiscono mai. Io ho cambiato casa da due anni, ma ho ancora qualche scatolone chiuso con dentro videocassette, vecchi ricordi e lettere che forse troverò al prossimo cambio-casa (se mai ce ne sarà un altro). Ma se sono rognosi quelli reali, che si trascinano all'infinito, immaginate quelli virtuali. Meno strappi alla schiena, ma molte perdite: commenti, indirizzi, parole, ranking, etc. Quello di pedetemptim ormai è finito. L'indirizzo vecchio è ancora attivo, ma non sarà più aggiornato. Nel contempo qui ho trasferito tutto il database, i vecchi articoli, i commenti (purtroppo manualmente, con le date sballate), ed ho approfittato per aggiungere vecchi articoli che avevo scritto in altri blog, miei o di altri. Per i lettori storici di pedetemptim - ma anche per tutti gli altri - ecco la lista degli articoli nuovi (ho mantenuto la data di pubblicazione):
 Il catalogo "illustrissimi" quest'anno è dedicato alla Terra, e ospita tra le sue pagine un approfondimento su una giovane e brillante illustratrice di origine slovena, ma di adozione marchigiana: Maja Celija. Di fianco alcune mie foto del servizio. Sotto, il testo: Gli occhi di Maja ridono con gentilezza quando risponde alle nostre continue domande e quando si posano sui faldoni traboccanti di disegni. Attorno una casa affascinante, un laboratorio intrigante, scaffali ricolmi di libri, mucchi sparsi e informi di tubetti e colori, pile di disegni e schizzi, appunti ovunque. Il diaframma che si apre e si chiude sposta continuamente il primo piano tra Maja e i colori, come a cercare tra i due una gerarchia difficile da trovare. Inseguire il pennello, le mani, gli occhi e i colori sulle tavole cercando di cogliere il segreto del disegno è davvero un'impresa ardua. Si può solo correre dietro agli scatti di colore senza pretendere di trovare un'essenza, ipnotizzati dai gesti e dalle figure. Solo sovrapponendo tutte le immagini, le tavole, le librerie e gli sguardi si può trovare un filo... o forse rimane solo un'illusione, una bozza, una storia. "Maja Celija che, dalla nativa Slovenia, è approdata sulla costa adriatica (territorio fertilissimo quello compreso fra la Romagna e le Marche per la nostra giovane illustrazione). Nel volgere di pochissimi anni ha saputo imporsi con collaborazioni prestigiose in Italia e oltralpe. (...) Maja è bravissima nell’andare oltre il testo, ama gli accostamenti incongrui, le sorprese visive e spiazzanti, il particolare capace di mettere in moto altri percorsi e domande." (Walter Fochesato, dal testo critico del Catalogo)
 
Maja Celija è nata a Maribor (Slovenia) nel 1977, a cinque anni si trasferisce con la famiglia a Pula in Croazia dove compie gli studi classici. Nel 1995 segue il corso di illustrazione preso L'istituto Europeo di Design di Milano e si diploma nel 1998. Nel 2002 consegue inoltre il diploma di grafica presso il C.F.P. Bauer di Milano (ex Umanitaria). Da allora lavora come illustratrice per diverse riviste Ventiquattro, Diario della settimana, Glas istre, Freundin e case editrici in Italia e all'estero: Topipittori, Orecchio Acerbo, Editori riuniti, Mondadori, Cartusia, Fatatrac, Milan, Bayard Press, Glenat, Woongjin. Ha esposto le sue illustrazioni in molte mostre collettive e personali in Italia e all'estero ed e' stata selezionata alla Mostra del Libro per Ragazzi di Bologna nel 1999, 2005 e nel 2007. Nel 2005 ha rappresentato l'italia alla Biennale dell'Illustrazione di Bratislava. Attualmente vive e lavora a Pesaro. “illustrissimi”, nato nel 2003 con l’obiettivo di promuovere l’illustrazione e di valorizzarne la cultura presso un pubblico sempre più vasto, è un progetto, giunto alla sua quinta edizione, ideato e promosso dall'Assessorato alla Cultura e alla Pace del Comune di Riccione. Il progetto comprende ogni anno mostre personali, la rassegna collettiva di illustrazione, laboratori per ragazzi e un concorso biennale .
 Con Raffaella Ciacci, curatrice della mostra di illustrazione per ragazzi illustrissimi, abbiamo deciso di dedicare qualche pagina del catalogo ad un ritratto di un illustratore. Primo ospite dell'edizione 2006 è Gianluca Neri, illustratore di Sant'Angelo in Vado - provincia di Pesaro Urbino. Di seguito, le foto e il testo preparato per l'occasione. Dal tubetto al pixeldi Stefano RossiniQuando abbiamo deciso di preparare un breve servizio fotografico su Luca Neri, mi aspettavo di dover fotografare un disegnatore immerso in un mare di carta con abbozzi e schizzi a matita o carboncino, fogli con prove di colore, scaffali colmi di tubetti mezzi aperti e spremuti e tutto quello che, nell’immaginario collettivo, serve di scenografia allo studio di un artista.  E invece, allorché lo abbiamo raggiunto nella sua nuova casa di Urbania, abbiamo trovato un ambiente decisamente diverso. Certo, come lui stesso ci ha detto, Luca è ancora in mezzo ad un trasloco e non ha proprio finito di arredare il suo studio, ma anche dopo aver montato qualche nuova libreria sulle pareti, aver attaccato qualche quadro e cose di questo genere, il fulcro del suo lavoro rimarrebbe sempre il portatile acceso davanti a lui. Ai tubetti si è sostituita la palette del programma, alla sua pennellata lo spruzzo della stampante, eppure la creazione rimane completamente umana.  Ma alla fine, anche la tecnologia ha il suo fascino. Davanti al piccolo portatile che contiene tutto il suo lavoro, gli abbozzi per le nuove idee, i concept, i testi e tutto ciò che sgorga in continuazione dalla sua testa, Luca Neri ha la stessa concentrazione e lo stesso sguardo che aveva sul foglio. Cambiano gli strumenti, ma non cambia il processo creativo. La mano corre sul mouse mentre l’occhio è fisso sullo schermo. I suoi tratti sono illuminati dalla lampada accesa sul tavolo e dalla luce che proviene dallo schermo LCD. E’ come se l’immagine avesse tre punti focali nel quale si concentrano tutte le line e attorno alle quali corre il mouse. Ma qui divago e sproloquio. Meglio lasciare spazio all’immagine. Spero che le foto possano rendere l’idea del lavoro di Luca, del mistero, informatico o meno, che corre tra un uomo e un disegno.
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